venerdì 6 dicembre 2013

l' anagrafe secondo "Seve" Scassa.


"La gente preferisce prendere decisioni reversibili piuttosto che irreversibili perché non si rende conto che potrebbe essere molto più soddisfatta delle seconde"
Citazione profonda per dire che l"Avesa Amarcord" passa definitivamente al 2014... inutile tentennare.
Troppi impegni:
Il primo in ordine temporale porta la data 19/12/2013 ovvero la tappetta del "Bloccati".
Il secondo in linea cronologica ma primo in ordine di importanza, è dedicare tempo a "Ceredo".
Gli anni passano e spesso fidarsi della tradizione è una cosa negativa....
Ecco quindi la scelta coraggiosa di provare a fare un lavoro irreversibile , cambiando tutta ,(quindi non a pezzetti), l' intera attrezzatura che protegge l' arrampicare nel settore principale di Ceredo.
Maggiori dettagli su questa "operazione" saranno resi noti prima possibile.
Rimane lo stupore nel notare quanti arrampicatori rimangano "spettatori" di queste discussioni sul futuro della nostra attività passata ormai a tutti gli effetti sotto la definizione "sport".
Vari tentativi e tanti pensieri sono passati nella mia mente, tutte cose nate da un semplice immaginare l' arrampicata tra vent'anni... spesso se non sempre ho sbagliato i toni o la misura, di sicuro non ho mai visto nascere una discussione costruttiva.
Siamo ancora a metà strada tra la passione ed il business, siamo ancora a chiedere contributi gratuiti per poter arrivare a vendere qualcosa... e non parlo solo di cose materiali.
Nonostante tutto, le realtà che sono nate nel mondo arrampicata, si sono mosse in maniera autonoma ma adeguata al peso che hanno nell'ambiente "scalata".
No federazioni, no club, ma individui che non si confondono con il gruppo.
Un plauso particolare a Severino Scassa,( http://www.sevescassa.it/news.htm ), che con precisione e tanto di dettagli ha iniziato una sorte di anagrafe delle sue vie, una specie di passaggio di consegne verso un futuro "sportivo" e meno avventuroso, perché questa è la realtà della nostra attività, inutile resistere ad un cambiamento spontaneo come quello che stiamo osservando nel mondo climb.
Perché purtroppo a noi non è concesso il lusso di chi pratica ciclismo su strada, dove trovare asfalto è scontato, dove la manutenzione è delegata al comune, provincia, regione o stato...
Chi inizia a scalare oggi paga forse questo tipo di ragionamento... il delegare.
Ad ogni modo il messaggio sarà meglio compreso nel prossimo futuro, i processi di ossidazione richiedono solo tempo...
Perché un tassello non si semina e la piastrina non è un frutto che nasce da un ramo filettato M10 o M12.




P.S.
Prosegue il tour di Mauro Magagna e del suo calendario.

Il 13/12/2013 alle ore 20.00
Mantova e il suo "My Wall"

ospiteranno la presentazione dell iniziativa di Mauro.
Trovate tutte li info su FB


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